Le borse europee sono partite oggi facendo registrare un discreto rialzo, malgrado il calo di Wall Street, in scia al settore dei servizi in Cina che si è esteso a luglio al ritmo più celere degli ultimi 11 mesi, allontanando alcune pressioni al ribasso per la seconda economia mondiale.
L’indice Pmi servizi è salito a 53,8 da 51,8 di giugno, al massimo dall’agosto 2014 e nel 12esimo mese di fila di espansione. Il sotto-indice dei nuovi ordinativi è balzato a 54 da 52,2 di giugno.
La giornata odierna è densa di dati macroeconomici importanti per l’Italia, la zona euro e l’America. Per l’Italia l’attenzione si concentra sulla produzione industriale a giugno che, dopo il forte dato del mese precedente, dovrebbe tornare a contrarsi con una flessione dello 0,3% congiunturale. A maggio la produzione italiana era balzata dello 0,9% alimentando le speranze di un andamento del pil del Paese migliore delle attese nel secondo trimestre.
Oggi si completerà il quadro delle indagini congiunturali di luglio con i Pmi servizi relativi alle principali economie europee. Per l’Italia l’indice è previsto in discesa a 53 punti dai 53,4 di giugno: nonostante il calo si tratterebbe comunque della quinta rilevazione mensile consecutiva sopra la soglia di 50 punti. Per quel che riguarda la zona euro è prevista una conferma della stima flash dello scorso 24 luglio, con il Pmi servizi finale a 53,8 e il Pmi composito a 53,7.
Numerosi anche i dati in arrivo dagli Stati Uniti, a cominciare dal rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato, tradizionale anticipatore dei numeri ufficiali sul mercato del lavoro, in agenda per venerdì. Secondo le stime il rapporto Adp dovrebbe indicare 215.000 nuovi posti di lavoro a luglio, dopo i 237.000 rilevati il mese precedente. Poi sono attesi i numeri finali del Pmi servizi e del Pmi composito di luglio e dell’Ism non manifatturiero sempre di luglio: per quest’ultimo le stime sono per un indice in lieve rialzo a quota 56,2 punti dai 56 del mese precedente.