Si torna a parlare del 730 precompilato perché le banche hanno ancora pochissime ore per comunicare al fisco i dati di loro proprietà che riguardano i conti correnti, gli investimenti, le assicurazioni e i mutui stipulati e in essere nel 2013 ma anche alcuni dati relativi al 2014.
Le banche e gli intermediari hanno tempo fino al 2 marzo per inviare all’Anagrafe tributaria tutti i dati in loro possesso su conti correnti e investimenti dei contribuenti. Dati relativi soprattutto al 2013 ma in parte riferiti anche al 2014. L’Agenzia delle Entrate userà poi questi dati per predisporre il 730 precompilato.
> Le evoluzioni del 730 precompilato per i contribuenti
Banche e intermediari, per la trasmissione dei dati relativi alle dichiarazioni precompilate, hanno ricevuto delle indicazioni precise già dal 16 dicembre 2014, giorno in cui sono stati messi al corrente dei nuovi strumenti del fisco sia i soggetti che erogano mutui, sia le assicurazioni, sia gli istituti previdenziali.
I dati finanziari relativi al 2014 devono essere comunicati per consentire la corretta predisposizione dei modelli 730. I dati finanziari riguardano le polizze assicurative con i premi detraibili. Sono escluse le polizze che riguardano la responsabilità civile, l’assistenza e le garanzie accessorie, gli interessi passivi e gli oneri accessori per mutui agrari e fondiari, contributi previdenziali e assistenziali. Non saranno comunicati soltanto per questo primo anno, i dati relativi ai contributi versati alle forme di previdenza complementare.
> Come funziona il 730 precompilato?
Le banche e gli altri soggetti intermediari inviano dati relativi alle quote di interessi passivi, ai relativi oneri accessori, utilizzando Entratel e Fisconline.
Il 730 precompilato, così come si sta definendo con queste regole relative alla trasmissione dei dati, non è soltanto uno strumento di dichiarazione ma anche uno strumento di contrasto dell’evasione fiscale.