Intesa Sanpaolo crede di poter superare gli obiettivi del piano al 2017, tuttavia non intende per ora ritoccare i target.
A proposito di un eventuale ritocco al rialzo degli obiettivi il consigliere delegato della istituto, Carlo Messina, a margine della presentazione del bilancio della presenza all’Expo, ha detto: “Li supereremo. Perché devo mettere dei limiti?”.
Il piano d’impresa, esposto a marzo dello scorso anno, prevede al 2017 un utile netto di 4,5 miliardi di euro e un Cet1 del 12,2%. “Abbiamo fatto un piano, su cui sono entrati gli investitori internazionali e ci hanno creduto, faremo overdelivery del piano e gli investitori non possono che essere contenti”, ha aggiunto il banchiere. Attualmente almeno il 65% del capitale di Intesa Sanpaolo è in mano a investitori internazionali. Sono, infatti, passati dal 40% di due anni fa al 65%.
Questi, però, sono rilievi di un paio di mesi fa. Messina non ha escluso che possano essere aumentati. E’ chiaro che la variazione delle quotazioni del titolo, che ha guadagnato il 42% in un anno, è dovuta all’incremento degli investitori, “prevalentemente stranieri e non italiani”.
Il consigliere delegato di Ca’ de Sass ha poi confermato l’intenzione di distribuire agli azionisti 2 miliardi di euro in dividendi per l’esercizio 2015: “In questo momento non posso che confermare il piano. Le disponibilità di utili potranno essere superiori quest’anno, ma poi vedremo”.
Messina non ha, invece, dato indicazioni sull’esito dello Srep, l’esame della Bce sul capitale, ma ha ricordato che la posizione di Intesa Sanpaolo è “talmente forte che ci lascia con un eccesso di capitale assolutamente tranquillizzante”. Per il futuro, tra le altre cose, il corporate e l’investment banking sarà “decisivo” e nel settore Messina ha detto di vedere un “potenziale di sviluppo fortissimo”.