Il rapporto di Bankitalia “Sepa e i suoi riflessi sul sistema dei pagamenti italiano” ha mostrato dati che confermano come in Italia l’utilizzo dei pagamenti con strumenti diversi dal contante siano sempre pochi. L’Italia è ultima in Ue per quanto riguarda questo tipo di considerazione. Le transazioni eseguite attraverso il contante in Italia sono l’83% mentre in Europa la media è del 65%.
Gli italiani continuano a concentrarsi sul contante quindi per i pagamenti e sembrano sempre scettici sulle altre forme più moderne per eseguire le transazioni, come le carte di credito e di debito, i bonifici e gli assegni.
Il rapporto di Bankitalia mostra come il numero di operazioni pro capite fatte con strumenti diversi dal contante siano 71 mentre la media europea è di 187.
In Europa, come detto, si utilizzano maggiormente strumenti diversi dal contante per effettuare i pagamenti rispeto all’Italia. Al primo posto in questa classifica c’è l’Olanda con 349 operazioni pro capite annue. Al secondo posto c’è il Regno Unito con 292 operazioni annue pro capite, seguono la Francia con 276 e la Germania con 222. L’Italia è molto sotto il numero di transazioni senza il contante fatte da questi Paesi. In classifica anche la Spagna è sopra l’Italia con 125 operazioni annue pro capite.
Tra gli strumenti di pagamento alternativi al contante, in Italia tra i più utilizzati ci sono gli assegni che sono anche tra i più costosi. Le operazioni fatte in assegni in Italia sono 19 pro capite, mentre quelle con carte sono circa il 40% del totale e quelle con bonifico circa il 15%-17% con una media europea che è del 30%.