La paura della crisi fa novanta nonostante dall’Europa arrivi qualche rassicurazione: il Regno Unito ha rivisto in rialzo le stime sul PIL, i paesi dell’area centro orientale e le loro valute stanno attraversando un momento entusiasmante e le borse sono allineate verso l’alto, Siria a parte.
►Nel Regno Unito la ripresa è reale
Eppure persistono delle sacche di crisi e nei paesi maggiormente a rischio, dal punto di vista della ripresa, facciamo l’esempio dell’Italia, la fiducia dei consumatori è ai minimi storici. Gli italiani, hanno applicato una loro particolare spending review ai consumi domestici. In pratica hanno scelto di portare in tavola prodotti di qualità inferiore e di tagliare anche i beni primari.
Non basta, questa nota di “costume” fa il paio con un’analisi dei conti in banca dei nostri connazionali. Sembra infatti che l’italiano medio sia convinto che la crisi durerà ancora a lungo, tanto che ha smesso di spendere soldi. In più c’è molta paura riguardo il rincaro delle imposte, considerando che il nodo dell’IMU non è ancora stato sciolto.
►Il PD va allo scontro sull’IMU
La soluzione, in un contesto del genere, è facile: risparmiare, lasciare i soldi in banca, costruirsi un piccolo tesoretto con quello che la crisi non è riuscita ad erodere. I risparmi delle famiglie, dicono le statistiche, con l’acuirsi della crisi sono addirittura cresciuti del 5 per cento.