Alla fine è arrivata nella giornata di ieri l’attesa notizia secondo cui la Banca Centrale Europea – BCE – ha deciso di intervenire ancora una volta sul costo del denaro e abbassare i tassi di interesse di un altro quarto di punto.
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A conclusione del board direttivo di giovedì, infatti, l’Istituto di Francoforte ha deciso di continuare a sostenere l’economia e i mercati ponendo il costo del denaro ancora un volta al minimo storico. La decisione della BCE è stata infatti quella di portare il tasso di interesse ad un livello dello 0,25 per cento, tagliando un altro quarto di punto rispetto all’ultima modifica.
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L’ultima volta che la BCE era intervenuta a modificare il costo del denaro era stato il 2 maggio scorso, quando la Banca Centrale Europea aveva ridotto i tassi di interesse allo 0,50%. Ad oggi, quindi, la situazione dei tassi di interesse si trova così modificata:
- il “refi” – il tasso di rifinanziamento pronti contro termine – tocca così il minimo storico allo 0,25%
- il tasso sui depositi resta fermo a quota 0
- il tasso marginale cala di conseguenza dall’1%, allo 0,75%.
Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, si è detto più che soddisfatto di questa operazione, che è stata compiuta nella piena condivisione del direttivo e che certo sarà di sostegno all’economia in un periodo particolarmente difficile. Non bisogna pensare, infatti, che l’Europa sia a rischio deflazione, ma è necessario continuare a tenere basso il livello dell’inflazione.
I mercati hanno accolto favorevolmente questa modifica.