Con l’ inizio del mese di luglio si era riacceso sui mercati europei e internazionali l’ interesse per le decisioni che sarebbero state prese di lì a poco dalla Banca Centrale Europea in merito al costo del denaro, dal momento che solo al mese scorso risale l’ ultima modifica dei tassi.
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Nel mese di giugno, infatti, la Banca Centrale Europea si era vista costretta ad intervenire ancora una volta sul costo del denaro, che è stato quindi abbassato di un altro quarto di punto, arrivando a toccare il minimo storico dello 0,50% dopo che per molto tempo era rimasto fermo su quello 0,75% che toccava fin dal mese di luglio 2012.
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Ma come era stato precedentemente annunciato, la BCE ha deciso di lasciare invariato il tasso del denaro sullo 0,50%, nonostante più volte il suo Governatore Mario Draghi si sia detto disposto e pronto ad intervenire ancora qualora se ne fosse presentata la necessità a causa del perdurare della crisi economica.
Si tratta, ad ogni modo, di una decisione che i mercati avevano previsto e che era stata in un certo senso anticipata anche dalle decisioni prese dalla Banca d’ Inghilterra. Ora i mercati attendono la consueta conferenza stampa del Governatore.