Le banche centrali si sfidano a parole nel senso che dal discorso di Londra di Mario Draghi in poi, tutti gli istituti hanno iniziato ad annunciare quello che avrebbero fatto in merito ai tassi d’interesse in modo da dare indicazioni sempre più precise sulle forward guidance agli investitori.
La BCE, però, con il suo modo di fare e con il crescendo della sua politica di tassi ai minimi, secondo Robert L. Hetzel, sta sbagliando tutto. Chi è Hetzel? Si tratta di un economista che ha lavorato alla Federal Reserve e che ha già scritto un saggio per dimostrare che anche la crisi americana, non ha avuto certo inizio dal crollo della Lehman Brothers, quanto piuttosto dalle scelte della banca centrale.
►BCE e BoE protagoniste del mercato
Insomma Hetzel se l’è presa con la FED ed ha usato il modello matematico monetarista, che in molti definiscono new-keynesiano, per spiegare gli errori della banca centrale. Errori che in realtà hanno una radice profonda e prendono il via dal 2006, anno in cui l’offerta monetaria in generale ha iniziato a rallentare.
La BCE, nel 2011, quando c’erano dei timidi segnali di ripresa, ha tenuto i tassi troppo alti ed ha tarpato le ali alle imprese creditizie e non che avevano bisogno di prestiti ingenti per dare una mano alla produzione.