Monte dei Paschi di Siena è una delle banche storiche italiane che è stata investita da una crisi finanziaria e manageriale senza precedenti che, in alcuni casi, ha portato anche a risvolti macabri. Se ne parla e se ne parla ancora di più adesso che il Partito Democratico è arrivato al Governo, visto che molti politici del centro sinistra aveva legami con il tessuto finanziario toscano.
►Un aggiornamento sul caso MPS
Il nuovo argomento all’ordine del giorno è relativo alla decisione presa dalla Bundesbank. La banca centrale tedesca si diceva che non volesse collaborare con la magistratura italiana e in particolare con quella senese, riguardo i conti controllati da Nomura ed equivalenti a ben 1,8 miliardi di euro.
La Bundesbank, presa alla sprovvista, ha detto che “Qualsiasi azione restrittiva riguardo gli asset di un cliente può avvenire soltanto nel quadro di una procedura regolata dalla lette. La Bundesbank, poi, per prassi, non divulga mai informazioni che riguardano i rapporti tra l’istituto di credito e i singoli clienti.
Insomma c’è necessità di avere delle informazioni ma queste informazioni non possono essere immediatamente disponibili. La magistrature senese aveva emanato invece un decreto d’urgenza, la settimana scorso per bloccare i flussi del circuito “target 2“.