La Cina, ormai è chiaro, ha subito una sonora battuta d’arresto ed ora ha praticamente il fiato sul collo. Tutti gli altri paesi occidentali, infatti, dipendono dal mercato asiatico e anche ci si aspetta a breve anche un effetto sui mercati azionari.
La giornata finanziaria di oggi potrebbe essere molto burrascosa. Gli occhi degli investitori sono puntati soprattutto sull’Italia visto che a breve saranno pubblicati i dati sul PIL e sull’industria del nostro paese. Nell’attesa cresce lo spread che si riporto a 265 punti base.
►Il futuro degli investimenti è in Africa
Un’altra parte di Occidente, invece, sembra essere immune all’andamento dell’economia cinese e parliamo in questo caso dell’economia giapponese. Tokyo, infatti, ha messo in campo una vera e propria politica monetaria aggressiva. Gli stimoli introdotti dal perpetuarsi dell’Abeconomic hanno spinto verso l’alto il PIL che è cresciuto del 4,1 per cento. In recupero anche in Nikkei che fa segnare un ottimo risultato: +5 per cento.
►Perché si teme la decrescita cinese
Gli investitori, considerato il progresso del Giappone, si mantengono cauti sugli altri fronti dimostrando una certa preoccupazione per quel che sta succedendo in Cina. A livello finanziario, quindi, Piazza Affari apre in ribasso e le oscillazioni lasciano Milano praticamente al livello di parità.
Londra e Parigi, tanto per restare sui listi europei, perdono lo 0,2 per cento. I dati macroeconomici diventano una zavorra per tutti.