Nonostante la redazione del Decreto, l’IMU non è ancora acqua passata. In Italia, infatti, si torna a parlare ancora della spinosa questione della tassa sugli immobili in merito al problema delle coperture. La Corte dei Conti, infatti, ha espresso alcune perplessità in merito alla possibilità di un loro reperimento. Una parte dei soldi destinati a coprire la cancellazione della prima rata dell”IMU, dal costo complessivo di 2,4 miliardi di euro, dovrebbe infatti, per Decreto, derivare da una sanatoria per i concessionari di giochi telematici.
> Confindustria critica le scelte del governo sull’IMU
Da questa sanatoria lo Stato dovrebbe ricavare in totale 600 milioni di euro. I dubbi in merito al processo di reperimento delle coperture sono stati sollevati dal Presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, che ha espresso le sue perplessità nel corso di una audizione davanti alla Commissione Bilancio e Finanze della Camera. I principali dubbi espressi dal Presidente della Corte dei Conti consistono nel fatto che in un primo momento i concessionari di slot avrebbero dovuto fornire un gettito da 2,4 miliardi di euro per il pagamento dell’IMU, poi condonato alla cifra attuale.
> Quanto pagheranno gli italiani per l’IRPEF?
Ma poiché, al momento, ancora nessun concessionario ha aderito alla sanatoria per il fatto di non aver collegato le slot alla rete telematica, sorge il problema di dove e come verranno recuperati i soldi necessari. Stando ai dati in possesso della Corte dei Conti, infatti, al momento lo Stato potrebbe beneficiare di entrate pari a soli 13 mila euro. Cosa che farebbe scattare una pesante clausola di salvaguardia: quella sulla cui base i soldi necessari sarebbero allora detratti da acconti IRAP e IRES.