L’Istat fa il punto sulla crisi e analizza le strategie adoperate dalle imprese negli ultimi tempi per contrastarla.
Le Pmi che giocano sulla difensiva non traggono buoni frutti. Da due anni a questa parte sia le grandi aziende che le piccole aziende hanno scelto di mantenere intatte le proprie quote di mercato.
Molte di esse hanno fatto breccia nei nuovi mercati, puntando sull’aumento della gamma dei prodotti. Ad aver adottato questa strategia sono state il 35% delle grandi aziende e il 20% delle piccole aziende.
L’Istat ha fatto poi notare che il sistema produttivo italiano si caratterizza per il frequente scambio di relazioni lavorative tra le aziende. Tra di loro vi sono numerosi accordi di commessa. Le piccole imprese, almeno per quanto concerne la maggioranza, stringono accordi di commessa.
Senza contare i legami di subfornitura riguardanti circa un terzo delle piccole imprese nonché più della metà elle grandi imprese.
Quasi il 25% delle grandi imprese, in conclusione, fa riferimento ad accordi di tipo formale quali consorzi o joint ventures. Le imprese a conduzione familiare con meno di 10 addetti presentano in generale un profilo strategico elementare: oltre un terzo si attesta su scelte di tipo esclusivamente difensivo (mantenimento della quota di mercato o ridimensionamento dell’attivitá), e un altro 30% si limita a una sola strategia tra quelle più “complesse”.