I mercati internazionali dei prodotti derivati dal petrolio hanno repentinamente accusato il colpo sferzato dalla crisi politica siriana e la situazione è precipitata, di riflesso, anche nei mercati nazionali. L’ Italia, di conseguenza, ha subito i rovesci locali del fenomeno globale. Sono infatti aumentati, a partire dalla giornata di ieri, i prezzi di tutti i carburanti che vengono veduti sulla rete nazionale.
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A livello internazionale i più alti rincari sono stati subiti dai prodotti ancora non raffinati, i greggi, ma anche benzina e gasolio hanno fatto la loro parte, accumulando rincari da 17 e 12 euro per ogni mille litri. Così anche i grandi distributori nazionali hanno subito adeguato i prezzi alle emergenze della crisi. Eni, ad esempio, ha presentato un rincaro di 1 centesimo di euro al litro per ogni tipologia di carburante, mentre altri grandi distributori come Shell e Q8 hanno rincarato i prezzi di uno 0,50.
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A conti fatti, dunque, attualmente sulla base di una media nazionale un litro di benzina viene venduto a 1,835 euro e un litro di diesel a 1,736 euro. Sempre più economico resta il gpl, che si attesta a 0,816 euro al litro. Per il prossimo fine settimana, tuttavia, si aspettano ulteriori rincari.