Il premier giapponese ha sempre detto di essere disposto a fare di tutto per stimolare l’economia del paese e per far sì che il mercato interno si vivacizzi. Il piano di crescita previsto determina l’iniezione nel mercato di altri 500 miliardi di dollari tra qualche mese.
Una tensione praticamente inversa a quella americana, visto che negli USA la Fed ha deciso addirittura di ridurre gli stimoli economici per eliminarli il prima possibile. In tutta questa situazione, i mercati sono in attesa della pubblicazione del beige book e della riunione della BCE che dovrebbe decidere del taglio dei tassi.
Sull’Eurozona, purtroppo, le previsioni non sono così rassicuranti. Per questo i mercati giapponesi e non solo, nella giornata di oggi risultano particolarmente colpiti dalla volatilità. I listini hanno raggiunto ancora una volta i massimi storici e continuamente ci sono dei rimbalzi.
►Borse positive mentre Tokyo precipita
Il problema, almeno a livello finanziario, è che non si chiarisce bene la posizione degli investitori. Questi sanno che l’urgenza di alcuni provvedimenti persiste così come la debolezza della ripresa economica. Le borse non fanno che restituire nelle quotazioni questa sensazione d’incertezza. Con riferimento al caso particolare del Giappone, scopriamo che Shinzo Abe ha contribuito allo shock del mercato e con il programma economico annunciato ha fatto calare di 3,86 punti percentuali il Nikkei.