E’ successo tutto nella giornata di ieri, ma ci si aspetta che gli eventi delle ultime ore avranno delle ricadute importanti sull’economia dei Paesi oltreoceano e su quelli del Vecchio Continente per un periodo abbastanza lungo. Contrariamente a quello che si era aspettato o temuto, infatti, nelle ultime settimane, la FED ha deciso di continuare a mantenere inalterati gli stimoli per la crescita e la ripresa economica erogati fino a questo momento. Il suo presidente, Ben Bernanke, lo ha annunciato ieri sera, smentendo le voci su un possibile taglio degli stimoli.
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La mossa inaspettata della Banca Centrale americana ha così sorpreso i mercati e gli addetti ai lavori del mondo finanziario, che hanno salutato questa buona notizia con reazioni più che positive. Le borse americane ed europee, infatti, a partire da ieri pomeriggio, hanno fatto registrare livelli record, galvanizzate dall’annuncio del proseguimento della politica monetaria della FED e delle sue iniezioni di liquidità. Il Dow Jones, ad esempio, è salito ieri a livelli non ancora osservati, anche se oggi ha rallentato la sua corsa.
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Il presidente della Federal Reserve, inoltre, ha assicurato che la politica monetaria tenuta fino a questo momento continuerà a rimanere tale fino a quando il tasso di disoccupazione americano non sarà inferiore al 6,5%. Solo allora, infatti, i tassi del denaro potranno abbandonare il loro attuale minimo storico, che oscilla tra lo 0 e lo 0,25% e tornare a risalire. E della procrastinazione del tapering non potrà che beneficiarne il mercato dei mutui, con l’instaurazione di una pressione a ribasso dei tassi di interesse.