Più di una volta ci siamo soffermati sul rapporto complesso tra il mondo dello sporto e quello del fisco ma abbiamo parlato soprattutto di squadre calcistiche. Adesso, invece, l’attenzione della cronaca finanziaria si è spostata sulla Formula 1 che in Gran Bretagna paga meno di un milione di tasse nonostante l’indotto di denaro generato.
►Riconoscere l’elusione dai prezzi dell’outsourcing
Insomma, Bernie Ecclestone è da considerare un vecchio volpone e con la sua natura elusiva sembra essere pronto ad entrare nell’insieme di “evasori” graziati del quale fanno parte grosse aziende come Google ed Apple. Il gigante di Mountain View e l’azienda di Cupertino, infatti, hanno trovato un buon sistema per eludere il fisco in Inghilterra.
Lo stesso sistema è stato poi adottato anche dalla Formula 1 che pur avendo incassato profitti per 305 milioni di sterline, ha pagato soltanto 1 milioni di sterline di tasse. La situazione descritta dipende tantissimo dal gioco che si può fare con gli interessi passivi e con le deduzioni fiscali.
►Cresce ancora Yahoo ma meno del previsto
Siamo di fronte all’ennesimo furbetto? Risposta affermativa. I numeri della Formula 1 parlano chiaro: 1 milione di sterline di tasse per il 2011, un fatturato di 980 milioni di sterline nello stesso anno e profitti registrati per 305 milioni di sterline. A denunciare la situazione ci ha pensato il quotidiano Indipendent di Londra.