I risultati delle elezioni hanno fatto emergere un sentimento antieuropeista molto forte nel nostro paese. Secondo Paul Krugman, infatti, il Movimento a 5 Stelle, guadagnando così tanti successi, ha soltanto fatto avanzare la protesta contro l’austerità posta dall’Europa.
►Krugman parla dei problemi dell’Europa
Eppure, se adesso l’Italia uscisse dall’euro, ci sarebbero delle gravi ripercussioni su tutta l’economia del Vecchio Continente. Ecco perché, ad esempio, si teme tanto anche il contagio di Cipro. Il salvataggio dell’isola, deciso nel fine settimana, comporta un prelievo sui conti deposito ciprioti. Le nostre banche, comunque, sono poco esposte da questo punto di vista e non ci dovrebbero essere problemi.
►Chiude in rosso Milano ma non si parla di contagio
Cipro a parte, nella prima giornata di contrattazioni a parlare è ancora il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann che fa suonare il campanello d’allarme per il nostro paese. Ci potrebbero essere delle battute d’arresto nell’economia se si lasciasse l’euro e l’Italia sarebbe chiamata a fare delle riforme così dure da poter dire che le conseguenze sarebbero drastiche.
Ecco le parole di Weidmann:
“Se in Italia protagonisti importanti della politica discutono di una marcia indietro sulle riforme o addirittura sull’uscita dell’Italia dall’euro e come conseguenza aumenta lo spread dei titoli italiani, allora ciò non può e non deve essere un motivo per interventi della banca centrale.
Ogni Paese è responsabile delle sue azioni, quindi una completa garanzia o un finanziamento della banca centrale sono per questo motivo escluse in base ai trattati. I cittadini ed il governo decidono sulla linea della politica nazionale e devono sopportarne le conseguenze”.