Dopo la guerra quella che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, è la crisi economica più devastante di sempre. Per uscire dalla crisi non basta impegnarsi e rispettare i dettami europei. In un’intervista all’Ansa, Angelino Alfano parla di leggi speciali anti crisi per almeno 5 anni. Ma quali leggi?
La crisi attuale, secondo Alfano si può combattere soltanto con un cosiddetto choc fiscale, tutto spiegato in un pacchetto di riforme che Alfano presenterà a Renzi a settembre, prima della legge di Stabilità.
La riforma di Alfano si articola in tre punti:
- prima di tutto l’abbattimento delle tasse sulla prima casa
- poi l’alleggerimento della burocrazia
- poi il passaggio dal sistema delle autorizzazioni a quello della libertà di fare in base alle leggi esistenti.
Questo vuol dire che nella proposta di Alfano c’è anche un incentivo per gli imprenditori, una ventata di libertà per coloro che vogliono aprire un’attività o apportare modifiche edilizie senza licenze o permessi. Chiaramente ci saranno verifiche più serrate ex post.
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Nell’intervista all’Ansa si lancia un nuovo tormentone, il family act, ovvero un insieme di leggi dedicate in via esclusiva al sostegno delle famiglie per le quali il Governo prevede 7,5 miliardi di euro da ricavare dai tagli alla spesa pubblica. Ecco cosa dichiara Alfano:
“Vorremmo che l’Italia diventasse paese delle culle. Abbiamo lavorato per un pacchetto ampio di leggi speciali anti-crisi. Proponiamo una botta secca alla tassazione sulla prima casa e un fortissimo sostengo fiscale alle famiglie, detrazioni e deduzioni per i nuovi nati, per le spese per la prima infanzia e l’istruzione, dai pannolini ai libri, e soldi alle famiglie che fanno figli, ma anche alle famiglie che assistono gli anziani in casa. Abbiamo un piano da 7 miliardi e mezzo che e’ molto preciso e solido sia dal punto di vista dei costi che delle coperture, un family act, un piano organico e organizzato di sostengo a chi piu’ ha retto davanti alla crisi e sostenuto l’Italia in momento così difficile”.