La società Enel ha come focus principale quello dei far scendere l’indebitamento come ha spiegato l’amministratore delegato del’Azienda energetica italiana, Fulvio Conti, quando ha detto che l’indebitamento di Enel diminuirà a fine 2014 a 37 miliardi di euro dai circa 44 miliardi registrati a metà 2013.
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Questa è la strada presa dal piano di dismissioni attuato dal gruppo e che prevede cessioni per 6 miliardi di euro e che finora ha portato nelle casse della società energetica 1,6 mld grazie alla cessione dell’ultima quota detenuta nella russa Severenergia e di quella posseduta in Enel Rete Gas. I restanti 4,4 miliardi verrebbero raggiunti attraverso la vendita di partecipazioni di minoranza o singoli asset: è il caso della possibile cessione della centrale a gas belga di Marci a Gazprom e della vendita della quota detenuta in Slovenske Electrarne. Parallelamente al piano cessioni, Enel ha dato avvio ufficialmente al programma di riacquisto delle quote di minoranza posseduta da soci terzi nelle società quotate in America Latina. Obiettivo è la costituzione nel corso del 2014 di un unico grande colosso energetico nel Sudamerica. Così la controllata cilena Enersis ha lanciato un’Opa totalitaria sulle azioni di Coelce, azienda di distribuzione elettrica in Brasile. L’operazione non andrà a intaccare i target di debito per Enel e sarà seguita da analoghe mosse sulla colombiana Codensa, la peruviana Edelnor e la brasiliana Ampla.
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Catalizzatore chiave del titolo sarà anche la presentazione del nuovo piano strategico 2014-2018 in programma a marzo. A Piazza Affari il titolo Enel, dopo una blanda prima parte del 2013, ha accelerato mettendo a segno negli ultimi quattro mesi dello scorso anno un progresso di oltre il 34% e sovraperformando l’Eurostoxx50, capace di un rialzo di circa il 15% nel periodo di riferimento. Intanto il prossimo 4 febbraio Enel presenterà i risultati preliminari 2013.