L’effetto di Cipro sul mercato valutario potrebbe essere quello di una flessione delle quotazioni della moneta unica, che, da un certo punto di vista, quello degli investitori esterni, potrebbe essere anche interessante. Peccato che si tema una corsa agli sportelli bancari per anticipare il prelievo sui depositi e questa immediata crisi di liquidità non potrebbe essere salutata con altrettanto ottimismo.
Le conseguenze del bailout di Cipro sono tante, specie sul mercato europeo e le borse reagiscono già alla notizia del governo di voler diversificare gli interventi. Chiude in rosso Milano ma non si parla di contagio perché sembra che le nostre banche non abbiano poi così tanti soldi depositati a Cipro.
L’idea, comunque, d’intaccare il portafoglio dei risparmiatori, è stata criticata da più parti. A livello finanziario è da tenere in grande considerazione, la riflessione operata dal Cofondatore e CEO di Saxo Bank, Lars Seier Christensen.
Quest’ultimo, infatti, per descrivere il bailout di Cipro usa l’aggettivo di “socialista” visto che si opera una tassa del 6,5 sui piccoli correnti e una tassa del 9,9 per cento sui depositi dei grandi correntisti. Una cosa del genere, tra l’altro, on era mai stata vista in Europa e le conseguenze di un’operazione del genere sono del tutto imprevedibili.