L’Inps ha diramato oggi una circolare, la n. 28 del 26 febbraio 2014, in cui indica i nuovi importi relativi al lavoro accessorio per il 2014 definiti in base alla rivalutazione annuale dell’Istat.
Cos’è il lavoro accessorio
Per lavoro accessorio si intendono le attività lavorative che non possono essere ricondotte alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo. Inoltre, in base alle successive modificazioni della legislazione in materia, si può parlare di lavoro accessorio quando il lavoratore non percepisce più di 5.000 euro annui sul totale dei committenti.
Gli importi economici per il lavoro accessorio del 2014
I 5.000 euro annui percepibile dal lavoratore in questione vengono rivalutati ogni anno in base all’aumento dei prezzi al consumo, come indicati dall’Istat: per il 2014 è stato preso in considerazione, ai fini della rivalutazione, un aumento pari all’1.10% registrato tra il periodo gennaio 2012-dicembre 2012 ed il periodo gennaio 2013-dicembre 2013.
► Vademecum Riforma Lavoro – Contratto Di Lavoro Accessorio
Questo significa che gli importi economici massimi percepibili per il lavoro accessorio nel corso di un anno solare saranno:
- 5.050 euro netti per la totalità dei committenti,
- 2.020 euro netti in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti.
Gli importi sopra indicati si intendono al netto delle tasse applicabili, quindi, i lavoratori che rientrano nella categoria del lavoro accessorio al lordo delle tasse potranno percepire, nel corso di un anno solare: 6.740 euro per la totalità dei committenti o 2.690 euro in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti.