Dopo i dati della Commissione Europea, che hanno attestato quanto le remunerazioni del lavoro femminile siano arretrate rispetto a quelle degli uomini, l’Ocse certifica ora anche il livello di iniquità nella gestione di un’altra preziosa risorsa personale, il tempo.
Secondo questa indagine infatti, le donne italiane occupano mediamente 90 minuti al giorno in un lavoro retribuito o nello studio, marcando una netta distanza dalla media dei Paesi economicamente più sviluppati, nei quali una donna dedica 158 minuti al giorno ad attività lavorative. Secondo le rilevazioni, le spagnole dedicano il doppio del tempo (187 minuti) alle occupazioni retribuite, meno delle americane (192 minuti), ma più delle tedesche e delle francesi, che sono impegnate nel lavoro rispettivamente per 134 e 116 minuti al giorno.
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Discreta la collaborazione alle attività domestiche da parte degli uomini europei: i francesi dedicano 143 minuti al giorno ai “lavori di famiglia non retribuiti”, e in particolare a quelli prettamente domestici (98 minuti). Meglio fanno i danesi, che alle faccende di casa dedicano 107 minuti, superati però dai recordmen norvegesi con 180 minuti.
In questa classifica collaborativa, gli uomini italiani occupano posizioni di coda , riservando meno di un’ora e mezza complessiva ai servizi gratuiti per la famiglia, ed in particolare solo 57 minuti alle attività di manutenzione domestica: di contro le donne italiane dedicano alle “pulizie” 204 minuti al dì, rispetto ad una media Ocse di 168 minuti. In Turchia le donne dedicano addirittura 377 minuti ai lavori di famiglia non remunerati.
Nel settore “tempo libero” primeggiano le donne norvegesi con 367 minuti, mentre le italiane riescono a dedicarvi solo 279 minuti al giorno, contro i 342 minuti dei loro compagni.