Si avvicina la fine dell’anno e anche per il Ministero del Tesoro è tempo di bilanci. E ad essere messa sotto stretta sorveglianza è stata in questi giorni la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta l’anno scorso dal Governo Monti attraverso la Legge di Stabilità per il 2013 e in vigore da gennaio.
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Nelle intenzioni e nelle previsioni del Governo Monti la Tobin Tax italiana, che va a tassare non solo le azioni ma anche gli strumenti finanziari di tipo partecipativo e i derivati, avrebbe dovuto raccogliere nel 2013, a partire dalla sua introduzione circa 1 miliardo di euro. Fino ad oggi, tuttavia, secondo l’ultimo bollettino emesso dal Tesoro in merito alle entrate tributarie, il gettito della Tobin Tax sembra essere stato pari a soli 159 milioni di euro.
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All’appello, dunque, mancano ancora 841 milioni di euro, ma siamo già alla fine dell’anno e il primo appuntamento fiscale con la nuova tassa sulle rendite finanziarie è già caduto lo scorso 16 dicembre. A conti fatti, quindi, su può dire che la nuova tassa ha raccolto solo un quinto del gettito sperato.
Ma non è tutto. Oltre a non aver raggiunto gli obiettivi fiscali sperati, la Tobin Tax sembra aver influito negativamente sulle attività quotidiane di Piazza Affari. Dal momento della sua introduzione, infatti, le transazioni giornaliere della borsa di Milano hanno purtroppo subito un calo pari al 7 per cento.
La tassa sulle transazioni finanziarie si rivela quindi uno strumento a doppio taglio in un momento di crisi.