Se un’azienda è in crisi, come accade a molte delle aziende italiane ed europee in questi ultimi tempi, le scelte che rimangono all’imprenditore sono due: chiudere battenti ed evitare ogni possibile rischio, oppure resistere e investire, magari su una figura professionale che sia in grado di trovare la strategia giusta al rilancio dell’azienda.
Tra le varie figure professionali che sono state individuate dalla Michael Page, società di recruitment specializzata nella ricerca e nella collocazione di figure manageriali di medio ed alto livello, come le più adatte – e anche le più ricercate dalle aziende in crisi – c’è il CTO, ossia lo Chief Technology Officer.
► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014
Cosa fa lo Chief Technology Officer
Uno Chief Technology Officer è specializzato in nuove tecnologie. Il suo lavoro consiste nel trovare le soluzioni tecnologiche migliori per la creazione, produzione e commercializzazione dei prodotti o dei servizi aziendali.
Conosce sia le tecnologie software che quelle hardware e, per fare al meglio il suo lavoro, deve anche saper gestire le figure professionali che di questo si occupano, in modo da farle lavorare in sinergia e fare in modo che le soluzioni trovate siano sempre funzionanti ed efficienti.
Uno Chief Technology Officer si occupa, infatti, di tutto il processo: dai progetti di sviluppo informatico dell’azienda, alla supervisione delle attività di mantenimento dei sistemi e dell’apparato infrastrutturale dell’azienda.
Quanto guadagna uno Chief Technology Officer
Le competenze necessarie allo svolgimento delle attività quotidiane di uno Chief Technology Officer, fanno sì che questa figura professionale possa ambire a retribuzioni che vanno dai 50.000 ai 90.000 euro all’anno, in base agli anni di esperienza accumulati.