Uno degli aspetti da prendere in considerazione in merito ad un mutuo, cioè ad un finanziamento ipotecario, è quello relativo alle imposte che si pagano e alle agevolazioni o detrazioni che si ricevono su di esso.
Le imposte e le agevolazioni fiscali del mutuo
Il costo di un mutuo è in genere espresso dalla somma di una serie di elementi che, sommati insieme e trasformati in percentuale, danno l’ammontare totale delle spese di un mutuo.
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Il totale delle spese di un mutuo viene di norma espresso dal TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che nei contratti di mutuo si affianca al TAN, Tasso Annuo Nominale.
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Per capire però quanto costa un mutuo è necessario prendere in considerazione anche altri elementi, che possono influire sulla gestione finanziaria complessiva del prodotto.
Ci sono ad esempio da considerare anche le imposte statali. Se il mutuo viene ad esempio accesso da una banca, il cliente deve pagare una imposta pari allo 2% dello importo complessivo, oppure, se si tratta di un mutuo per l’acquisto di una prima casa il mutuatario sarà tenuto a pagare solo lo 0,25 per cento.
Anche questa ultima imposta statale viene trattenuta direttamente dalla banca per cui la somma che viene versata al cliente è in genere inferiore all’importo totale concesso.
Se il mutuo viene in genere concesso da intermediari finanziari che non siamo costituiti sotto forma di banca, allora le imposte e le condizioni potrebbero essere meno favorevoli.