Il Decreto per le Pubbliche Amministrazioni approvato in data 26 agosto 2013 dal Consiglio dei Ministri, prevede delle nuove norme per il pubblico impiego, che hanno l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei precari nella Pubblica Amministrazione.
Con una nuova stretta, il Governo vuole eliminare l’abuso di contratti ultra-flessibili e temporanei negli enti statali e locali (esclusi i 200 mila precari delle scuole assunti a termine), sia per le nuove assunzioni che per in contratti già in essere.
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I nuovi contratti delle PA saranno tutti a tempo indeterminato
Per le nuove assunzioni il Decreto PA prevede che il contratto da utilizzare sia sempre quello a tempo indeterminato, con possibilità di in quadramento del personale con contratti a termine e atipici solo in caso di esigenze di carattere temporaneo o eccezionale.
Le PA che contravverranno a questa regola dovranno risarcire il lavoratore e il contratto stipulato sarà considerato nullo.
E per chi è già un precario delle PA?
Una seconda importante novità del Decreto PA è il censimento dei precari del pubblico impiego nei vari enti per riservare a chi, tra loro, ha maturato un’anzianità di servizio di almeno 3 anni negli ultimi 5.
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Gli esclusi
Dal Decreto PA rimangono esclusi i circa 200 mila precari della scuola, per i quali non sono valide le norme di questo nuovo pacchetto, e anche i precari involontari, un esercito nel pubblico impiego, i pubblici dipendenti con part-time involontario e gli altri lavoratori flessibili (consulenti e collaboratori, dipendenti di cooperative e ditte esterne).