In Italia in lavoro non c’è ma questo non vale per tutte le professioni. Almeno stando a quanto emerso durante il Festival del Lavoro 2013 di Fiuggi dall’indagine elaborata dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, secondo la quale ci sono 150 mila posti di lavoro disponibili in Italia.
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Sono tutte professioni che i giovani non vogliono più fare o dei quali non conoscono l’esistenza in quanto la scuola e la formazione battono sempre le stesse strade contribuendo a formare un esercito di disoccupati. Ma il lavoro in Italia c’è, basta guardare nella giusta direzione per trovarlo.
Secondo la Fondazione studi consulenti del lavoro il primo settore nel quale ci sono moltissimi posti vacanti a disposizione dei giovani è quello dei lavori manuali. Un settore che non conosce crisi, o dove la crisi si fa sentire di meno, ma che pone delle condizioni lavorative ‘dure’: un esempio sono i panettieri, che lavorano durante la notte, ma ai quali, appunto per questo, viene data una giusta retribuzione.
In questo settore sarebbero disponibili fino a 1.040 posti vacanti. Stesso discorso vale per il falegname.
In Italia sembra che ci sia anche una forte mancanza di infermieri specializzati (lo scorso anno ne sono stati richiesti ben 22 mila, la maggior parte delle richieste, però, è rimasta senza un candidato) e di tecnici informatici.
Altro settore nel quale c’è la possibilità di trovare un’occupazione è quello degli infissi con 1.500 posti disponibili.
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Inoltre, in Italia mancano all’appello persone che siano disposte a lavorare in bar e ristoranti (posizioni che spesso sono ricoperte da studenti) e a fare i pasticceri.
In conclusione, se in Italia si vuole trovare un lavoro, è necessario guardare verso le professioni che richiedono abilità manuale.