Il numero uno dell’Eurotower Mario Draghi ha parlato, in un convegno tenutosi a Berlino, delle priorità che attendono la Banca Centrale Europea – BCE – al fine di favorire la ripresa economica del Vecchio Continente. Se infatti quella crescita dello 0,3% del Prodotto Interno Lordo Europeo dei mesi scorsi vuole essere l’avvisaglia di un corso economico che sembra aver finalmente trovato una diversa direzione, ancora molto lavoro resta da fare nei singoli Stati, poiché la ripresa economica non ha toccato in maniera simile tutti i mercati finanziari europei.
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Per Mario Draghi, dunque, le misure all’ordine del giorno da prendere nell’immediato futuro riguarderanno in particolare il credito bancario, l’occupazione, e il processo di unificazione bancaria, con particolare attenzione al meccanismo di risoluzione delle banche, che in Europa è ancora molto distante dal modello americano.
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Al fine di favorire i flussi di credito e l’attuazione delle altre misure utili a livello finanziario, inoltre, secondo il governatore della BCE, i tassi di interesse dovranno rimanere agli attuali livelli, o ancora più bassi, fino a quando sarà necessario. Per supportare in maniera adeguata l’economia, tuttavia, l’Europa ha anche bisogn odi politiche del lavoro che favoriscano l’occupazione e ridiano nuova competitività ai diversi settori industriali.
In questo processo di sviluppo, infine, la futura istituzione dell’Unione Bancaria Europea svolgerà un ruolo di fondamentale importanza, tra cui quello di infondere nuovo credito nell’economia reale. I singoli stati non devono dimenticare, tuttavia che il processo di risanamento dei conti pubblici deve continuare anche nei prossimi anni, poiché il livello di indebitamento dell’Europa è ancora fisso sul 95% del PIL.