La riflessione sulle conseguenze del bailout di Cipro e il fatto che chiude in rosso Milano ma non si parla di contagio è importante perché fa capire che la situazione cipriota ha un’influenza diretta sulle condizioni del Vecchio Continente e sulla sua moneta unica, l’euro.
Nel giorno in cui i mercati valutari sono costretti a digerire le condizioni del salvataggio di Cipro, si prende atto di una flessione dell’euro fino a 1.2880 punti con un recupero dell’euro sul dollaro che torna nel range tra i 1.2940 e i 1.2950.
Questo recupero dell’euro dipende anche dalla notizia emanata dal governo di Nicosia riguardo la volontà di operare un prelievo sui conti deposito, salvaguardando però i piccoli correntisti, i risparmiatori cioè che in cassa hanno meno di 100.000 euro. Il movimento dei tassi di prelievo potrebbe essere infatti in salita per chi supera questa cifra di risparmi e in discesa per tutti gli altri.
Rivedere il salvataggio di Cipro, anche nelle regole per i conti correnti, adesso, è fondamentale, visto che si va ad operare direttamente sui grandi mercati europei, con effetti anche sulle borse asiatiche ed americane.
In generale, per quanto riguarda l’euro, le decisioni di Cipro dovrebbero spingere al ribasso le quotazioni. La preoccupazione, però, resta, perché ci potrebbe essere una corsa agli sportelli delle banche con una nuova crisi di liquidità.