Legge di Stabilità, Padoan fiducioso del giudizio Ue

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Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è in attesa del giudizio europeo relativo alla Legge di Stabilità, ed è consapevole che il dialogo con Bruxelles è costante e costruttivo.

Dalla sua ha la sicurezza che gli sforzi di bilancio effettuati siano stati efficaci dal punto di vista quantititativo e da quello qualitativo, e che le riforme strutturali sono tali da essere riconosciute dall’Ue positivamente.

Per tale ragione, Padoan ha difeso la manovra non risparmiando frecciate nei confronti dei detrattori:

La legge di Stabilità coniuga il consolidamento della finanza pubblica e la crescita. È possibile fare una politica di finanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita, il problema è di composizione. Prima di chiederci se i soldi bastano bisogna chiedere se vanno nel posto giusto. Dobbiamo imparare ad avere capacità progettuale, dobbiamo imparare a usare soldi, dobbiamo imparare a fare i progetti: questa è la sfida, se la vinciamo i soldi arrivano. Sono stufo di sentire dire dagli altri colleghi ministri delle Finanze: voi italiani dovete imparare a spendere i soldi e non a chiederli. Il giudizio sarà sempre più fatto non solo in base alle cifre soglia, ma alla logica interna e alla strategia. Basata, appunto, sulla complementarietà tra manovra e riforme. Sulla possibilità di partire già da gennaio con le nuove regole sul lavoro previste dalla delega sono ottimista: vedo che la determinazione del governo e del presidente del Consiglio di andare avanti è ferrea.

In conclusione, il Ministro del Tesoro ha aggiunto che il ritorno del segno più per il prodotto interno lordo italiano stando alle previsioni si verificherà durante il 2015.

 

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