Secondo quanto riporta il rapporto mensile dell’Abi, l’associazione nazionale delle banche, a febbraio i prestiti e i finanziamenti ad imprese e privati sono calati di un ulteriore 1,2% per un totale di 1.917 miliardi di euro. Dato in leggero miglioramento rispetto al -1,5% del mese precedente.
Per quanto riguarda le condizioni che le banche applicano per la restituzione dei prestiti il rapporto mette in evidenza che il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,50% (dal 3,62%), mentre quello sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è salito al 3,73% (dal 3,70% del mese precedente).
Buoni anche i dati sulla raccolta da clientela per il febbraio del 2013: il tasso annuo di crescita è stato 2,65% (a gennaio era del 2,47%) per un totale di 1.759,5 miliardi. I depositi da clientela crescono arrivando a toccare il +7,3% (+6,7% a gennaio).
Male, invece, i dati che riguardano le obbligazioni bancarie, che perdono qualche punto percentuale rispetto a gennaio: -6%, contro il -5,2 del mese precedente. Negativo anche l’andamento dei depositi dall’estero: quelli delle banche italiane sono stati pari a circa 348,5 miliardi, l’11% in meno di un anno prima (-12% il mese precedente).
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Le banche, in tutto questo, continuano a soffrire: a febbraio le sofferenze nette hanno toccato quota 63,9 miliardi mentre le lorde 126,1 miliardi (+17,5%). Secondo Gianfranco Torriero, direttore centrale dell’Abi:
Si tratta di livelli elevati, ma siamo ancora lontani dai massimi degli anni ’90. Prevediamo un aumento ma non c’è ancora allarme.