Boom della ristorazione come conseguenza dell’EXPO 2015. Sono queste le notizie che tutti si aspettavano di sentire e che adesso sembrano arrivate alla ribalta. Se è vero che l’esposizione universale sarà il volano per l’economia nazionale, è quasi certo che la ripresa parta da turismo e ristorazione.
L’EXPO è stata inaugurata tra mille polemiche e ritardi colossali. Ci sono Padiglioni che più di altri sono in grado di assorbire l’attenzione dei visitatori che al momento, nella maggior parte dei casi, sono stranieri. Eppure è già possibile fare dei bilanci.
Pare infatti che l’EXPO 2015 abbia avuto degli effetti positivi sul numero di imprese attive nella ristorazione su tutto il territorio nazionale. Sono cresciute di numero e offrono prodotti di qualità che dovrebbero garantire loro una sussistenza nel tempo.
Lo spiega bene Confesercenti che ha monitorato l’andamento di queste imprese in un periodo molto ampio che va dal marzo 2014 al marzo 2015. Il bello è che la spinta dell’EXPO non ha riguardato soltanto il territorio milanese ed ha interessato soprattutto l’ambito della ristorazione.
Se in Lombardia sono nati 998 nuovi ristoranti, nel Lazio ce ne sono 817 in più e il Veneto registra 492 attività nuove nel settore della ristorazione. Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano, dà una spiegazione del trend che fa ben sperare per il futuro:
L’attesa per Expo e per i 20 milioni di visitatori stimati ha portato ad un aumento dell’offerta ricettiva territoriale, alberghi ma anche bed and breakfast, nella città e nelle zone limitrofe. Il tema dell’alimentazione, poi, ha dato ancora maggior impulso all’interesse per il food, e ha portato alla nascita di nuove attività in particolare nelle vie più dello shopping più rinomate di Milano e nelle zone subito adiacenti. Purtroppo però sono aumentati anche gli ‘irregolari’, soprattutto nella ricettività, privati che si sono improvvisati “affitta camere” al di fuori di ogni controllo. Bisogna mettersi d’impegno sin da ora a lavorare per mettere ordine al settore, impedendo il proliferare di situazioni ricettive fuori legge, che rischiano di disperdere le ricadute economiche sul territorio dell’Expo.