Se è vero che l’Italia deve ripartire dall’EXPO bisogna chiedersi adesso se veramente l’esposizione universali stia riuscendo nell’intento. Le statistiche parlano di una crescita dei visitatori nel capoluogo meneghino grazie alla ricca offerta di eventi per i visitatori. Peccato per le modifiche strutturali introdotte. Una panoramica.
Le associazioni di categoria di ristoratori e commercianti, nelle settimane scorse si sono lamentati del fatto che in città ci siano meno persone del previsto, ci si aspettava un’affluenza maggiore all’esposizione universale e di fatto si è costretti a lavorare di più (c’è stato l’allungamento degli orari di apertura dei negozi nel fine settimana) senza ottenere un guadagno adeguato.
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In realtà, tenendo fuori dal discorso le lamentele e osservando soltanto i dati statistici elaborati dal sito del Comune e da Expoincittà, ci si accorge dell’aumento degli eventi e delle presenze in città. Molti eventi organizzati stanno ottenendo un risultato inaspettato.
A maggio tanto per dire ci sono stati 8293 eventi legati all’EXPO organizzati in giro per la città ma anche nelle periferie e nella zona del centro di Milano. Ogni turista aveva quindi 270 eventi ogni giorno tra cui scegliere. Un’offerta incredibile che rallenta di pochissimo a giugno, mese in cui sono previsti 7600 appuntamenti.
Anche il sito Expoincittà ha ottenuto 170.000 accessi in un mese. Molto graditi gli eventi come il Wired Next Fest e i concerti tenuti in Piazza Duomo di Radio Italia e della Filamornica. Si parla per il primo di 160.000 persone e per il secondo di 145.000 persone. Un discorso analogo può essere fatto per i musei dove i visitatori sono cresciuti del 36,15 per cento.