La riforma della scuola è sempre più ingarbugliata e gli aspiranti docenti che attendono di essere assorbiti nell’organico scolastico, devono fare i conti con nuove date, il prossimo concorso, emendamenti e normative legate al testo di base.
Entro il 1° dicembre 2015 sarà bandito il nuovo concorso per il personale docente e diventerà l’unico strumento di accesso alla scuola per gli aspiranti docenti.
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La notizia che invece andiamo a dare adesso riguarda un maxiemendamento alla riforma della scuola, presentato da Puglisi del Pd e da Conte dell’Ap che hanno proposto di modificare ancora il limite dei 36 mesi sulle supplenze su posto vacante e disponibile.
Un testo è stato già approvato alla Camera il 20 maggio scorso e aveva eliminato il fattore retroattività facendo partire questo limite dalla data di approvazione della legge. In questo modo si tutelano tutti coloro che al momento hanno già raggiunto il limite e quindi rischiano che per il 2015/2016 non ricevano supplenze. Una normativa che interessa soprattutto il personale ATA.
Il maxiemendamento torna su questo punto e posticipa il termine dal quale far partire il conteggio dei 36 mesi di supplenza al primo gennaio 2017. Il comma 130 dell’emendamento recita:
A decorrere dal 1° gennaio 2017, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati, con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi.
Orizzonte scuola che affronta da tempo l’argomento, ricorda per che il limite di 36 mesi vale soltanto per le supplenze sui posti vacanti e disponibili svolte nelle scuole statali.