Bankitalia sotto accusa per non aver vigilato sugli istituti di credito che hanno venduto prodotti poco o per nulla redditizi ai contribuenti. Ma via Nazionale è stata sulle prime pagine dei giornali anche per l’acquisto di Inail di cui racconta tutti i dettagli l’Adnkronos.
L’Inail ha acquistato 6.000 quote di Bankitalia (il 2%) di proprietà dell’Inps al prezzo di 150.000.000 euro. Inps e Inail – si legge in una nota riportata dall’Ansa – hanno sottoscritto l’accordo per il trasferimento di 6.000 quote della Banca d’Italia, di proprietà dell’Inps, al prezzo unitario di 25.000 euro per quota, valore a cui recentemente sono state trasferite quote anche fra operatori privati.
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L’operazione è stata realizzata in base al parere positivo congiunto della Ragioneria generale dello Stato e del Dipartimento del Tesoro, nell’ambito dell’autorizzazione a detenere quote della Banca d’Italia per un numero massimo pari a 9.000. La nuova normativa (ex art. 4, comma 5, del decreto legge 133/2013, convertito con modificazioni dalla legge 5/2014) individua nel 3% del capitale sociale il limite massimo di detenzione di quote della Banca d’Italia e i soci che superano tale limite sono obbligati a procedere alla cessione delle quote eccedenti.
”Avendo l’Inail detenuto solo lo 0,7% del capitale sociale della Banca centrale, pari a 2.000 quote – prosegue la nota – l’Istituto ha potuto provvedere all’acquisto di 6.000 quote eccedenti di proprietà dell’Inps. Nel pieno rispetto dei limiti disposti dalla nuova normativa, l’operazione porta l’Inail a detenere complessivamente 8.000 quote, e l’Inps a detenere 9.000 quote, pari rispettivamente, al 2,7% e al 3% del capitale sociale di via Nazionale”.