L’inflazione scende allo 0,9% nel mese di settembre 2013

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 L’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato le ultime rilevazioni in merito all’andamento dell’inflazione e dei prezzi nel mese di settembre 2013. Nel corso del nono mese dell’anno, dunque, l’Istituto ha rilevato una battuta d’arresto di questi ultimi rispetto al precedente mese di agosto 2013 e un valore dell’inflazione che si è fermato allo 0,9%. Secondo le indagini dell’Istat un livello così basso di crescita dei prezzi al consumo non si registrava in Italia sin dal 2009.

Gli stipendi non aumentano ad agosto ma nel 2013 crescono più dell’inflazione

Nel mese di agosto 2013, invece, i prezzi al consumo sono saliti di circa l’1,2%, mentre quelli alla produzione industriale hanno subito un pesante calo, che nel nostro Paese non si riscontrava da diversi anni. Secondo gli esperti dell’Istituto, l’attuale flessione dei prezzi al consumo deve essere imputata al grande calo subito in questo stesso periodo dai beni energetici e dai beni energetici non regolamentati, che hanno influito in maniera consistente sull’andamento generale dei prezzi. A livello tendenziale, dunque, l’aumento dei prezzi del mese di settembre 2013 è nettamente inferiore rispetto a quello di settembre 2012.

L’inflazione aumenta dell’1,2% ad agosto 2013 per l’Istat

Tirando le somme della statistica, quindi, a livello congiunturale nel mese di settembre 2013 si registra un calo dei prezzi pari allo 0,3%, mentre il livello dell’inflazione per l’intero anno 2013 passa dall’1,4% all’1,3%.

Scendendo, infine, più nel dettaglio, e andando a guardare quali beni o servizi hanno fatto registrare nel mese di settembre 2013 i maggiori incrementi a livello di prezzi al consumo, si vede che i maggiori tassi di crescita sono attribuibili ai beni relativi all’istruzione, ai servizi ricettivi e di ristorazione e al settore dei prodotti alimentari  e delle bevande.

 

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