L’INPS ha fornito le prime informazioni in merito al nuovo Indicatore della situazione economica equivalente, l’ISEE. Nella circolare INPS 171/2014 i riflettori sono tutti puntati sulla riforma dell’ISEE che serve ad ottimizzare la selezione delle famiglie che hanno accesso ad alcune prestazioni e sono escluse da altre. Entriamo nel merito della questione.
L’obiettivo della riforma dell’ISEE è quello di stabilire dei criteri maggiormente selettivi per le famiglie con carichi gravosi, catalogandole anche sulla base del tipo di prestazioni cui hanno accesso, ridefinendo anche i benefici in caso di cambiamenti come la perdita del lavoro. Con il nuovo sistema s’intensificano anche i controlli perché non ci sono più informazioni duplicate. Tutti i dati sono tratti dagli archivi dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate dove finiscono anche le autodichiarazioni dei contribuenti.
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Il calcolo dell’ISEE partirà come al solito dall’ISE, l’indicatore della situazione economica e dalla scala di equivalenza. L’ISE non cambia e sarà sempre calcolato sulla base della somma de redditi e di una quota pari al 20 per cento dei patrimoni mobiliari e immobiliari di tutto il nucleo famigliare.
Le modalità di calcolo terranno conto anche dei benefici cui si vuole avere accesso per cui l’ISEE sarà disponibile in 3 formati: quello standard ordinario, quello delle università e quello sociosanitario. Nel primo confluiranno tutte le situazioni normali, nel secondo e nel terzo invece ci saranno i casi particolari, ad esempio quello dello studente che non risiede più nel nucleo famigliare originario, oppure quello di chi deve avere accesso a prestazioni sanitarie e può avvalersi del nucleo ristretto in modo da mettere sul conto meno redditi. Ai fini IRPEF saranno considerati soltanto i figli maggiorenni non sposati, senza prole che appartengono al nucleo dei soggetti richiedenti.