Molti paesi, anche insospettabili, alla lunga hanno dimostrato di soffrire questo periodo di crisi. La Francia, per esempio, che adesso non è sotto i riflettori “economici”, è in un momento molto difficile, non riesce a portare avanti una riforma fiscale efficace ed ha seri problemi con il mercato del lavoro.
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Oggi parliamo però del Regno Unito visto che la sterlina sta suscitando con il suo strano comportamento, delle osservazioni contrastanti. In pratica continua a scendere sotto le soglie di resistenza per poi risalire dimostrando che il sentiment espresso dagli investitori, è mutevole.
La sterlina, spiegano alcuni investitori, ha avuto una performance inferiore a quella che ha fatto registrare lo yen giapponese, visto che si è posizionata 2,7 punti percentuali più in basso del minimo storico che aveva resistito per due anni e mezzo.
I dati economici sul Regno Unito sono molto poco incoraggianti. Il mercato della sterlina ha accolto queste “cattive notizie e il fatto che si svaluti la valuta nazionale, è la prova del nove. Tutto sommato, però, questa svalutazione è da considerarsi positiva, perché la perdita del 6 per cento contro il dollaro e del 5% contro l’euro può attirare in patria nuovi investimenti.
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