Il rating dell’Europa potrebbe crescere se le intenzioni, sul fronte fiscale, fossero effettivamente rispettate. L’UE, infatti, proprio nel momento in cui si conclude il mercato di riparazione per i team calcistici, ha deciso di affrontare il tema del calcio mercato.
► L’IRAP milionaria sul calciomercato
Introdurre una tassa di questo tipo potrebbe avere due effetti: uno positivo sulla credibilità del Vecchio Continente e uno negativo sulle finanze delle diverse squadre che, qualora fossero anche quotate in borsa, potrebbero vedere il loro titolo perdere quota.
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In sostanza sono stati i consulenti coinvolti nella Commissione europea a proporre una tassa che rimetta in equilibrio i rapporti finanziari tra i diversi club in Europa. Un sistema che richiama alla memoria il funzionamento dell’NBA ma che, in fin dei conti, ha più di un obiettivo.
► Anche in crisi il mercato del calcio frutta alle squadre
Per esempio un goal non marginale è quello della valorizzazione dei vivai delle squadre. Come funzionerebbe infatti la tassazione? Il passaggio di un giocatore da una squadra all’altra vale milioni di euro. Su questo scambio è introdotta l’imposta e il ricavato viene redistribuito tra le squadre.
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Il meccanismo non è stato definito nei dettagli alla stampa ma è tutto spiegato in un documento che sta completando la società di consulenza Kea European Affairs. Di certo c’è che questo business muove più di 3 miliardi di euro l’anno.