Dalle cinque di stamane i piloti di Lufthansa sono in sciopero contro il piano di riduzione dei costi della compagnia.
L’agitazione durerà anche domani. Come ha avvertito il sindacato dei piloti Vereinigung, potrebbe essere esteso. “Non possiamo escludere ulteriori scioperi questa settimana”, ha comunicato Markus Wahl, portavoce del sindacato, “sono possibili scioperi anche nelle prossime settimane”. Oggi sono stati per ora cancellati 84 voli a lunga percorrenza su 170 complessivi in partenza dagli aeroporti di Francoforte, Monaco di Baviera e Dusseldorf.
Le cose andranno ben peggio domani, quando Lufthansa è stata costretta a cancellare 1.000 voli in partenza da e verso la Germania per la protesta del sindacato Vereinigung Cockpit. I passeggeri coinvolti dai disservizi, spiega l’azienda, sono 140mila. Dura l’azienda, che si è rivolta al tribunale del lavoro perchè scongiuri un prolungamento della protesta oltre la data di mercoledì, come minacciato dai piloti, e ha contemporaneamente chiesto al sindacato 60 milioni di euro di danni per la perdita di utili causata dall’agitazione dell’aprile 2014, che si rivelerà la prima di una lunga serie. Secondo una nota di Lufthansa, non è “al momento possibile portare avanti negoziati costruttivi”.
Si tratta del tredicesimo sciopero indetto negli ultimi 18 mesi dai piloti di Lufthansa, che avevano inizialmente incrociato le braccia in opposizione al taglio degli emolumenti per i pensionati.
Le ragioni della protesta si sono poi estese al piano del vettore tedesco di allargare le proprie operazioni low-cost sotto il brand Eurowings e di continuare a delocalizzare attività fuori dalla Germania. Durante le trattative della scorsa settimana i piloti avevano provato a trovare un compromesso accettando un aumento dell’età pensionabile media a 60 anni e una riduzione dei costi che li rendesse comparabili a quelli di Easyjet ma avevano poi abbandonato il tavolo giudicando insufficienti le controproposte dell’azienda.