Il nuovo calendario fiscale prevede che ci sia una maggiore concentrazione di pagamenti nei momenti più complessi per i cittadini: la vigilia delle vacanze estive e le vacanze natalizie. Insomma, nel nuovo scadenzario saranno cruciali i mesi di luglio e dicembre.
Il “merito” di questa modifica che impone una revisione della gestione del budget famigliare, è tutto della Tares e dell’Imu. Il discorso Tares, però, s’interseca con le esigenze elettorali, visto che il pagamento dell’imposta, inizialmente, era previsto proprio a gennaio.
► Prima rata Tares posticipata a luglio
Un primo slittamento aveva portato il pagamento ad aprile, per poi rendere definitiva la scadenza di luglio. Una modifica che vale soltanto per il 2013 e che può ancora essere modificata dai Comuni che hanno in carico la gestione di questa imposta. Gli enti locali in questione potranno definire una rateizzazione dei pagamenti, privilegiando le scadenze di luglio e dicembre o, al massimo, posticipando la prima rata a settembre, fermo restando il saldo natalizio.
► La Tares sarà più alta della Tarsu secondo la Cgia
Il calendario della Tares evidenzia come le rate dell’imposta siano state fissate nei periodi fiscalmente più carichi di appuntamenti per i contribuenti. La prima rata della nuova tassa sui rifiuti, infatti, arriverà in corrispondenza dell’acconto IMU che quest’anno sarà più salato che nel 2012. A dicembre, in genere, prima di Natale si pagano gli acconti IRPEF.