L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha recentemente rivisto a ribasso il rating dell’Europa, che, secondo le ultime stime non meriterebbe più la tripla A. Il giudizio di affidabilità di lungo termine sul Vecchio Continente è stato infatti ridotto da AAA ad AA+ e questa decisione ha destato oggi non poca sorpresa nell’Unione.
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L’agenzia di rating americana ha giustificato questa sua decisione sottolineando l’esistenza di tensioni sui negoziati in materia di bilancio tra i diversi stati.
L’Unione Europea, tuttavia si è da subito opposta a questa visione. La revisione del giudizio, infatti, sembra arrivare proprio con estremo tempismo in Europa, mentre i Paesi sono impegnati nelle scelte decisive a favore dell’Unione Bancaria.
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Proprio nel corso di questa settimana, infatti, ci sono stati due eventi importanti in tal senso come la riunione dell’Eurogruppo e quella dell’Ecofin, che hanno portato la procedura alcuni passi avanti. Quella di Standard & Poor’s è parsa ad alcuni come una chiara presa di posizione nei confronti di un processo di unificazione dal quale potrebbero generarsi rischi.
L’agenzia sembra temere infatti che il diverso livello di affidabilità dei diversi stati possa influire negativamente anche su quello complessivo dell’Unione. L’Unione Europea, tuttavia, ha subito replicato che la valutazione del giudizio sull’Europa dovrebbe essere basata solo sui trattati UE di bilancio, del tutto positivi, e non sui singoli stati.
Nel frattempo, tuttavia, l’outlook del Vecchio continente resta stabile e anche il giudizio di breve termine resta sui livelli precedenti.