Enrico Letta, il nuovo premier che piace ai mercati tanto da deprimere lo spread, ha costruito una squadra di governo che dispiace veramente a pochissime persone. In pole position, nei dicasteri chiave, sono stati lasciati o scelti dei tecnici. Uno su tutti Fabrizio Saccomanni, che fino al giuramento dell’esecutivo era il presidente di Bankitalia ed oggi è il nostro ministro dell’Economia.
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Fabrizio Saccomanni, era a Cetona quando è stato raggiunto dalla telefonata del premier che gli chiedeva di entrare a far parte della squadra di governo. Dopo aver trascorso l’ultima settimana tra Washington e New York, l’economista toscano è tornato in patria e da domani sarà al cospetto della BCE per parlare per discutere dell’unione bancaria.
Il neo ministro, però, non ha mancato di dire la sua sulla condizione del Belpaese visto che a chiamarlo in causa per l’indiscussa competenza in materia economica, è stato il presidente della Repubblica in persona. Saccomanni avrebbe già in tasca la ricetta per l’Italia. Vuole puntare sulla crescita economica e questo è a dir poco scontato.
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Ma vuole farlo coinvolgendo nel suo progetto le banche, le imprese e anche i consumatori. L’obiettivo ultimo, infatti, è fare in modo che la società e gli investitori ritrovino la fiducia. Tecnicamente si procedere con una ricomposizione della spesa, con il sostegno delle imprese e delle fasce deboli della popolazione per cui è previsto l’alleggerimento fiscale.