Il tema del tapering, cioè la diminuzione degli acquisti di bond, messo a punto dalla Federal Reserve Americana, la banca Centrale che gestisce le decisioni in materia di politica monetaria, che ogni mese acquista un valore pari a 85 miliardi di dollari di titoli di stato, rimane al centro dell’attenzione degli investitori in tutte le piazze finanziarie mondiali.
Secondo il commento odierno sull’andamento del mercato valutario di Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM) “Mercati nervosi quest’oggi, all’inizio della 2 giorni di meeting del FOMC che culminerà domani alle 20 con la comunicazione da parte della Federal Reserve circa le sorti del Quantitative Easing 3 e dell’eventuale tapering.
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Diversi sono stati oggi i dati macro che sono stati pubblicati ma nessuno di essi ha, come da attese, avuto un impatto significativo sui prezzi, guidati solo da movimenti tecnici che hanno premiato ancora una volta il dollaro americano rafforzatosi conto euro e sterlina e indebolitosi solo contro yen, ormai in costante decorrelazione. Azionario molto pesante invece, con l’oro molto volatile e un obbligazionario tendenzialmente flat. Domani seguiremo tutti gli sviluppi significativi dei prezzi”.
In un’intervista rilasciata a Bloomberg Marito Ueda, senior managing director presso la società di Tokyo FX Prime Corp, dinamica sul mercato valutario ha detto “Sarà difficile per la Bce adottare una politica monetaria più espansiva. L’euro è stabile e i flussi (che avevano lasciato l’Europa durante la crisi) stanno tornando”.