Il vertice, iniziato intorno alle 10.30, era stato preceduto domenica da un inatteso confronto, alla Leopolda, a Firenze, fra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e una delegazione di dieci magliette rosse.
Meridiana ha formato un vero e proprio comitato di Esuberi e i membri hanno fatto sapere che è loro intenzione non mollare mai. Così si preparano a combattere contro i 1.634 licenziamenti contemplati dal piano industriale.
A seguito di anni di cassa integrazione, per la quasi totalità del personale della compagnia con base a Olbia, è scattata la procedura di mobilità. Al fine di evitare il drastico taglio, il nuovo vertice con i rappresentanti del governo dovrà tenere in considerazione le possibili alternative.
Tuttavia, malgrado le iniezioni di fondi dell’Aga Khan, l’emiro a cui fa capo il fondo che finanzia Meridiana, la compagnia è in condizioni finanziarie pessime già da anni.
I licenziamenti sono provvidenziali per evitare la chiusura, stando a quanto a dichiarato lo stesso presidente dell’azienda Marco Rigotti. Si parla di esuberi per
Il vertice, iniziato intorno alle 10.30, era stato preceduto domenica da un inatteso confronto, alla Leopolda, a Firenze, fra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e una delegazione di dieci magliette rosse.
Meridiana ha formato un vero e proprio comitato di Esuberi e i membri hanno fatto sapere che è loro intenzione non mollare mai. Così si preparano a combattere contro i 1.634 licenziamenti contemplati dal piano industriale.
A seguito di anni di cassa integrazione, per la quasi totalità del personale della compagnia con base a Olbia, è scattata la procedura di mobilità. Al fine di evitare il drastico taglio, il nuovo vertice con i rappresentanti del governo dovrà tenere in considerazione le possibili alternative.
Tuttavia, malgrado le iniezioni di fondi dell’Aga Khan, l’emiro a cui fa capo il fondo che finanzia Meridiana, la compagnia è in condizioni finanziarie pessime già da anni.
I licenziamenti sono provvidenziali per evitare la chiusura, stando a quanto a dichiarato lo stesso presidente dell’azienda Marco Rigotti. Si parla di esuberi per 262 piloti, 896 assistenti di volo, 320 lavoratori di terra e 156 operai. L’idea dell’azienda è di creare uno spin-off della compagnia usando il personale della controllata AirItaly.