Il governo ha pensato delle misure economiche a sostegno delle famiglie con figli e ha provato a definire più di un sussidio variando i criteri di accesso alle misure in questione. Ecco un riepilogo delle condizioni e dell’entità dei bonus 2015 per i bebè, per le mamme e per il pagamento dei servizi per l’infanzia.
I bonus bebè per il 2015 sono due, perché resta in vigore quello stabilito da una legge finanziaria nel 2012 ma è stato definito anche un altro bonus bebè dal governo Renzi che lo ha inserito nella legge di Stabilità. Il bonus bebè 2015 del Governo Renzi è una forma di sussidio economico di 960 euro annui per tre anni, erogati in comode rate da 80 euro. Questo sussidio è riservato alle famiglie che hanno un reddito ISEE inferiore a 25.000 euro e hanno un bambino, o ne adottano uno tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.
> Bonus bebè 2015: 960 euro all’anno ma possono raddoppiare
Il bonus bebè può raddoppiare nel caso in cui le famiglie richiedenti abbiano un reddito ISEE inferiore a 7.000 euro. Il bonus bebè non è tassato e non contribuisce alla formazione del reddito delle famiglie richiedenti.
Il secondo sussidio, chiamato anche bonus mamme, è un sussidio da 1000 euro in buoni acquisto riservato alle mamme che hanno almeno 4 figli e un reddito ISEE che non supera gli 8.500 euro.
Il bonus cui bisogna fare maggiore attenzione per via della scadenza ravvicinata è quello relativo ai voucher per i servizi per l’infanzia che va richiesto ed è erogato dall’INPS direttamente sotto forma di buoni lavoro per il pagamento della baby sitter, oppure è erogato alla struttura che ospita il bambino, a patto che sia nell’elenco delle strutture convenzionate stilato dall’Istituto nazionale di previdenza sociale.