Da Mondadori un’offerta di 135 milioni di euro a Rcs per l’acquisto della controllata Rizzoli nei Libri.
La mossa è stata annunciata all’ultimo giorno della trattativa in esclusiva tra i due gruppi editoriali, e la parola passa ora al consiglio di amministrazione Rcs già previsto domani. La riunione del board della Rizzoli era stata fissata per proseguire i lavori in corso ormai da varie settimane sul nuovo piano strategico. Secondo le attese, comunque, il Cda Rcs si dovrebbe limitare a prendere atto dell’offerta giunta da Mondadori, senza però prendere già una decisione sulla vendita della Libri.
Giovedì scorso l’Ad Mondadori Ernesto Mauri aveva aggiornato il Cda della società sulla trattativa con Rcs e l’attesa emersa a valle della riunione era comunque che procedesse con un’offerta. La posizione del gruppo al riguardo, del resto, era già nota, come indicato anche dalla presidente Marina Berlusconi, con l’idea cioè di puntare a un consolidamento della propria posizione in un’attività in cui il gruppo è già ora leader in Italia. Secondo le stime più recenti l’editrice di Segrate ha il 26,5% (a valore) del mercato italiano dei libri trade, seguita da Rcs Libri, il Gruppo Gems, Giunti, Feltrinelli e De Agostini.
L’unione dei settori libri di Mondadori e Rcs darebbe vita a un soggetto con oltre il 38% del mercato, e non sono mancate anche prese di posizione polemiche tra gli scrittori contro il riassetto. A Rcs Libri fanno capo marchi molto noti come Bompiani, Adelphi, Marsilio, oltre alla stessa Rizzoli.
La decisione sulla dismissione della Libri sarà determinante anche per le valutazioni in corso in Rcs rispetto al nuovo piano strategico del gruppo. Le attività nei libri, infatti, non erano state inclusa a suo tempo tra quelle ritenute non strategiche e poste in vendita.