L’ultimo rapporto Moody’s sull’Angola parla di “prospettive energetiche brillanti” e prevede per il 2014 un aumento del Pil pari al 6,8%.
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“La produzione di petrolio e gas sta seguendo un trend in ascesa – si legge nel rapporto – e riteniamo che la produzione possa raggiungere i due milioni di barili al giorno entro la fine del 2015”. L’ obiettivo dei due milioni di barili e’ rincorso da anni dal governo angolano che mira in questo modo a superare la Nigeria e diventare primo produttore di petrolio in Africa. “Il raggiungimento di questo obiettivo – prosegue il rapporto – potrebbe in una certa misura ridurre l’impatto negativo sulle entrate dello stato che potrebbe essere dettato dal calo del prezzo del petrolio a medio termine. Inoltre e’ possibile che venga rivisto al rialzo nel medio termine il dato sulle riserve accertate di petrolio pari a 13 miliardi di barili, considerando le licenze di esplorazione concesse alle compagnie petrolifere”.
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Moody’s ha esaminato anche l’influenza del settore non petrolifero sull’economia. “Grazie ai massicci investimenti del governo il pil generato da settori non petroliferi, che al momento ammonta al 60%, nei prossimi anni dovrebbe continuare a crescere anche piu’ velocemente del Pil generato dal petrolio”.
Moody’s mette in risalto anche gli investimenti in infrastrutture che il paese sta effettuando con la costruzione di porti in diverse provincie del paese e del nuovo aeroporto di Luanda.
“Il governo ha poi deciso di emettere obbligazioni – prosegue il rapporto – che serviranno principalmente come punto di riferimento per banche e aziende pubbliche che potranno cosi’ decidere di emettere debito a lungo termine”.