L’agenzia di rating americana Moody’s ha recentemente ritirato il rating di lungo termine, ovvero il suo giudizio di affidabilità dell’istituto, di Banca delle Marche, realtà bancaria italiana che nell’ultimo periodo è stata interessata da alcuni problemi. A partire dallo scorso mese di settembre, infatti, Moody’s ha declassato il profilo della banca facendo passare il suo rating di lungo termine dalla categoria B3 alla categoria Caa1.
> E’ ufficiale il risanamento straordinario di Banca delle Marche
Gli analisti americani, infatti, sono stati costretti al primo gesto, quello del declassamento dalla situazione di poca solidità che si era venuta a creare in seno all’istituto. Ma nella vicenda è poi intervenuta la Banca d’Italia che ha posto Banca delle Marche sotto commissariamento, ovvero sotto amministrazione straordinaria.
> Le sofferenze bancarie sono un problema sociale diffuso
Di conseguenza, è stato proprio l’intervento della Banca d’Italia a indurre l’agenzia di rating americana a ritirare il suo giudizio di lungo termine sull’istituto di credito, perché tutte le banche che vengono sottoposte a questa procedura vengono anche meno agli obblighi di trasparenza in merito alla propria gestione economica.
Pertanto l’agenzia Moody’s ha ritenuto in queste condizioni di non avere elementi a sufficienza per dare luogo ad un giudizio affidabile.
Sono diverse le banche italiane attualmente oggetto di commissariamento da parte della Banca d’Italia, ovvero sotto amministrazione straordinaria. In totale si contano circa 12 istituti.
Il commissariamento di Banca delle Marche è stato però reso necessario dall’aumento del peso dei cosiddetti crediti problematici – circa 2 miliardi – e dall’impossibilità della banca di realizzare un aumento di capitale in grado di ripristinare il patrimonio di vigilanza.