Aumenta stando ai dati del Crif la richiesta di mutui da parte delle famiglie italiane ma, a causa della crisi, diminuiscono gli importi richiesti e cresce, al contrario, la durata dei finanziamenti. Secondo un’indagine del Crif, in più, sono in grande calo i prestiti personali e finalizzati. Dallo studio scaturisce che la richiesta dei mutui ipotecari nel mese di giugno ha registrato un aumento del 14,1% riguardo allo stesso mese del 2013, il dato migliore a iniziare da luglio 2013, “mese che aveva fatto segnare l’inversione di tendenza dopo la durissima crisi che aveva caratterizzato il comparto negli anni precedenti”. A livello aggregato, la domanda di mutui registrata nei primi 6 mesi del 2014 fa segnare un +10,3% rispetto allo stesso periodo del 2013, dato certamente positivo ma che emerge ancora in forte differimento rispetto agli anni 2009-2011.
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A riprova di un orientamento misurato ancora non del tutto superato, l’importo richiesto nel primo semestre del 2014 per i mutui si è affermato a 124.655 euro contro i 127.836 dello stesso periodo dello scorso anno, anche per la contrazione del valore degli immobili oggetto di compravendita. Per la fascia di durata, la classe compresa tra i 25 e i 30 anni è quella più richiesta dalle famiglie italiane, con una quota pari al 27,9% del totale. Nel totale, le richieste di mutui con piani di rimborso inferiori ai 15 anni adesso sono poco più di un quarto del totale.
In forte calo invece i prestiti cosiddetti “personali” e “finalizzati”, che nel mese di giugno hanno fatto registrare una contrazione del -6,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.